domenica 9 gennaio 2011

PRE COMPUTER GRAPHIC

PRE COMPUTER GRAPHIC

La progettazione grafica prima del Mac

Domenica 9 gennaio 2010, ore 19.30, al Bibe et Impera (Pesaro) aperitivo d’approfondimento con Paolo Angeletti, Glennis Beneventi, Alessandra Morcella e Stefano Tonti. 

Il primo degli incontri ospitati al Bibe et Impera, associati alla mostra EAST COAST NEW WAVE 1980/1987 (visitabile nel locale fino al 13 febbraio 2011) prende in considerazione un fondamentale settore della cultura che, dalla fase artigianale degli inizi, è divenuto attività professionale e disciplina accademica caratterizzata sempre più da un fitto intreccio con le contigue esperienze dell’architettura, del design e dell’arte.
La storia del design grafico ha accompagnato la nascita, gli sviluppi e il trionfo della civiltà moderna, caratterizzata da una comunicazione visiva di massa cui esso ha fornito uno dei suoi linguaggi più eloquenti. Non c’è infatti evento, pensiero, atto creativo, informazione o attività produttiva che nel progetto grafico non abbia trovato, e non trovi tuttora, la sua espressione più immediata attraverso il manifesto, il libro, i periodici, il type design, l’immagine coordinata, il marchio aziendale, l’imballaggio delle merci o l’emblema politico, tutti artefatti ideati e disegnati per guidare il fruitore nella lettura del mondo lo circonda.
Ma ciò che oggi è surrogato dei nuovi programmi di grafica digitale come veniva creato prima dell’avvento del computer?
Se oggi, infatti, il progetto coincide per lo più col prodotto e il risultato si vede già sul computer, la mancanza di mezzi degli anni ‘80 costringeva a riflettere, ad ingegnarsi con i collage, con la fotocopiatrice, con il disegno e le proprie capacità d’inventiva.

Gli anni ottanta segnano l’inizio, in Italia, del sentire postmoderno che cancella la distinzione tra cultura elevata e di massa e pone il suo diniego a tutte le teorie universaliste che hanno la pretesa di porsi come unica spiegazione della realtà. Nasce una nuova condizione umana che Bauman ha definito “liquida” per il costante mutamento e l’assenza di riferimenti stabili. Questi anni sono solitamente considerati teatrali, festaioli, modaioli; tutto procede veloce e svanisce in fretta. Il clima culturale è poliedrico, impone una logica non lineare: si avvicendano tradizione e rottura, imitazione e innovazione, evoluzione e rivoluzione, conservazione e sviluppo. Il passato, invece di essere distrutto o demonizzato, diventa serbatoio di elementi e di stilemi da recuperare. Con uno spirito leggero e disincantato, il postmoderno è vissuto come un’allegra scienza aperta a una miriade di possibilità. In questo clima si afferma una dimensione creativa del lavoro: si aprono i primi studi di grafica pubblicitaria e si guadagna divertendosi.

A chiacchierare delle enormi potenzialità della grafica anche prima dell’avvento del computer saranno Glennis Beneventi, direttore creativo free lance che ha collaborato negli anni ‘80 al lancio della Apple in Italia; Paolo Angeletti, giornalista; Stefano Tonti che ha curato l’immagine di diversi locali underground della riviera romagnola e la progettazione grafica per eventi e istituzioni artistiche e culturali e Alessandra Morcella, graphic designer ex-Dolcini Associati di Pesaro.

c/o
BIBE ET IMPERA – via Trieste, 5 (Pesaro)
Aperto tutti i giorni eccetto il lunedì dalle 19 in poi
La mostra EAST COAST NEW WAVE 1980/1987 sarà visitabile fino al 13 febbraio 2011


A cura di Carlotta Frenquellucci

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