lunedì 20 dicembre 2010

MOSTRA - EAST COAST NEW WAVE 1980/1987


EAST COAST NEW WAVE 1980/1987

INAUGURAZIONE MOSTRA 
MERCOLEDÌ 22 DICEMBRE ORE 19.30
c/o BIBE ET IMPERA – via Trieste, 5 (Pesaro)
INCONTRO APERTIVO
conduce il giornalista Paolo Angeletti ospiti:
  • Arch. Giovanni Tommaso Garattoni
  • Carlotta Frenquellucci curatrice della mostra
  • Italo Campagnoli art director Bibe et Impera
  • Roberto Russo cantante dei Boohoos 
Aperto tutti i giorni eccetto il lunedì dalle 19 in poi
La mostra sarà visitabile fino al 13 febbraio 2011

EAST COAST NEW WAVE 1980/1987
Giovanni Tommaso Garattoni, Complotto Grafico, lo Slego, l’Aleph e la scena underground della riviera nei primi anni ottanta
A unire l’Emilia Romagna alle Marche non sono solo la costa e il mare. Negli anni ’80 il fenomeno della New Wave, il movimento culturale che strizza l’occhio al punk rock, ha invaso l’east coast. In sincrono con le maggiori capitali del mondo è presente tutta quella cordata d’iniziative e processi che recuperano il passato attraverso materiali già esistenti e celebrano il mescolarsi di mondi diversi e il godere selvaggio dei nuovi mezzi di comunicazione. Da Cesenatico a Cervia i primi anni ’80 instillano focolai virali d’arte, musica e cultura che, assemblando i più diversi generi intellettuali, creano un movimento unico che sfocia in club come lo Slego e l’Aleph, contenitori di questa nuova cultura. Una costa underground fatta di dinamismo, originalità, innovazione, apertura culturale ed energia creativa fa da contrappunto a quella che nel sentimento comune viene associata solo al turismo estivo e alla mondanità. L’urgenza di comunicare e la creatività di alcuni protagonisti di quegli anni come Giovanni Tommaso Garattoni e Complotto Grafico passa attraverso uno dei simboli per eccellenza della nostra riviera: la discoteca. Ed ecco rivivere, fra le pareti del Bibe et Impera di Pesaro (il cui design è firmato dallo stesso Garattoni), un assaggio di questa ondata creativa: grafica, design e inventiva s’intrecciano per regalarci il ritratto di un’epoca che in questi trent’anni, pur rimanendo sottesa e latente, ha influenzato e cambiato il volto delle nostre città rivierasche. E gli ingredienti non possono che essere i seguenti.
NEW WAVE. La nuova onda che investe gli anni ’80 è un movimento musicale, estetico e culturale straripante di spunti, indicazioni e tendenze che annovera come illustre antenato il punk rock, ridimensionato, però, in approccio stilistico cosciente e motivato attraverso il recupero, l’analisi e l’assemblaggio dei più disparati generi intellettuali. Contenitori sono sia riviste (The Face e I-D) che club in cui arte, moda, musica e stile diventano un’unica cosa.
EAST COAST. È la linea sud/nord che collega Gabicce a Cervia come un fil rouge che lega a sé esperienze musicali e culturali. In Italia le zone maggiormente attratte dalla nuova onda sono quelle che, al contrario delle grandi metropoli, mal digeriscono la musica mainstream: in primis Rimini e la Costa Est che, grazie a club quali lo Slego e l’Aleph, si fanno promotrici di questa nuova realtà.
1980. È l’anno delle stragi di Ustica e di Bologna, dell’assassinio di Bachelet, e di John Lennon, dell’insediamento del presidente Ronald Reagan, della marcia dei Quarantamila a Torino, del terremoto d’Irpinia ma, soprattutto, dell’inaugurazione dell’Aleph e dello Slego. In questi due locali passano praticamente tutti i migliori gruppi degli anni ottanta: Tuxedomoon, A Certain ratio, New Order, Siouxsie and the Banshees, Litfiba, Thatre of Hate, CCCP, Alan Vega, Suicide,The  Bauhaus, The Fleshtones, Diaframma, Violent Femmes, X, Green on Red, The Long Ryders, Neon, The Fuzztones, Ramones, The Cult, Jonathan Richman...
GIOVANNI TOMMASO GARATTONI. Oltre che essere tra i fondatori del gruppo di ricerca grafica e multimediale Complotto Grafico, è l’ideatore della progettazione architettonica, scenografica e dell’immagine di molti tra i più' innovativi locali notturni della Riviera Adriatica dell’Emilia-Romagna (Slego, Aleph, Rockhudson’s, 365, Motor Psycle, Rockisland, IO, Scalo 6 Ore ecc.); è industrial  designer e autore di The Decline of Western Civilization, esclusiva collezione di "sculture abitabili”. E' tra i giovani architetti che nel 1986 hanno fondato il Bolidismo, movimento rinnovatore del design internazionale oltre che fondatore de La Linea Adriatica, gruppo di designer/artigiani promotori dello stile "neoregionalista" del XXI secolo nato a Rimini nel 1993.
COMPLOTTO GRAFICO. Ovvero Stefano Campana, Maurizio Castelvetro, Giovanni Tommaso Garattoni, Massimiliano Sirotti, Stefano Ferroni e Sauro Fiori.
Un nucleo di creativi (attivo a Rimini dal 1982 al1986) che si occupava di grafica, fotografia, arte visiva, musica e design, recuperando i generi passati, risemantizzandoli, con un atteggiamento creativo ironico e libero: ironia interpretata come stile di vita perché “l’arte nasce dal divertimento”.
Complotto Grafico giocava con la cultura balneare e la propria tradizione d’appartenenza, utilizzava “i propri idoli senza volerli imitare o mitizzare, scherzava con i riferimenti storici frantumandoli e ricomponendoli in modo inedito, con disincanto, senza la pretesa di raggiungere nuovi canoni”.

A cura di Carlotta Frenquellucci

349.7700837

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